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Questo testo fa parte della raccolta Novelle (Bandello, 1853)
RACCOLTA
DI
NOVELLIERI ITALIANI
NOVELLE
DI
MATTEO BANDELLO
VOLUME TERZO
TORINO
CUGINI POMBA E COMP. EDITORI
1853
Indice
- Parte II (continuazione)
- Novella XXVIII - Il giudice di Lucca si giace con una donna, e fa metter in prigione il marito di quella: con vani accidenti
- Novella XXIX - Carlo Savonaro fa una beffa allo zio, e fassi consigliere di Tolosa con i danari del zio.
- Novella XXX - L’abbate di Begne fa una musica porcellina, e prontamente risponde al suo re, e si libera da una domanda
- Novella XXXI - Amore di messer Gian Battista Latuate, e l’errore ov’era intricato; con l’arguta risposta della sua innamorata
- Novella XXXII - Varii accidenti avvenuti ad un giovine in amore; e d’un pazzo
- Novella XXXIII - Infortunato ed infausto amore di madama di Cabrio provenzale con un suo procuratore, e morte di molti
- Francesco Frescobaldo fa cortesia ad uno straniero, e ne ben rimeritato, essendo colui divenuto contestabile d’Inghilterra
- Novella XXXV - Un gentiluomo navarrese sposa una, che era sua sorella e figliuola, non lo sapendo
- Novella XXXVI - Nicuola, innamorata di Lattanzio, va a servirlo vestita da paggio, e dopo molti casi seco si marita; e ciò che ad un suo fratello avvenne
- Novella XXXVII - Odoardo III re d’Inghilterra ama la figliuola d’un suo soggetto, e la piglia per moglie
- Novella XXXVIII - Temeraria presunzione d’uno innamorato, e la morte di quello, perchè strabocchevolmente e senza consiglio si governò
- Novella XXXIX - Una donna, stata lungo tempo concubina d’un prete, avuta da quello licenza, s’appicca nella propria camera d’esso prete
- Novella XL - Una virtuosa giovane, veggendosi abbandonata dal suo amante, s’avvelena, secondo il parer suo, bevendo un’acqua non velenosa
- Novella XLI - Uno, di nascoso, piglia l’innamorata per moglie, e va a Baruti. Il padre della giovane la vuol maritare; ella di dolore svenisce, e per morta è seppellita. Quel dì medesimo ritorna il vero marito, e la cava della sepoltura; e si accorge che non è morta; onde la cura, e poi le nozzi solenni celebra
- Novella XLII - Pietro Simone in Zelanda con astuzia piglia per moglie la figliuola del suo nemico, e con lui fa la pace
- Novella XLIII - Inganno della reina d’Aragona al re Pietro suo marito, per aver’da lui figliuoli
- Novella XLIV - Amore di don Giovanni di Mendozza e della duchessa di Savoia, con vari e mirabili accidenti che v’intervengono
- Novella XLV - Giocosa astuzia di don Bassano a liberarsi dal suo vescovo, che lo voleva incarcerare, per praticare con le monache
- Novella XLVI - Atto memorabile di Massimiliano Cesare, che usò verso un povero contadino nella Magna, essendo alla caccia
- Novella XLVII - Piacevole e ridicolo inganno usato da una gentildonna ad un suo amante, che teneva alquanto dello scemo
- Novella XLVIII - Piacevol beffa d’un religioso conventuale, giacendosi nel monastero con una meretrice
- Novella XLIX - Clemenza d’un lione verso una giovanetta, che gli levò un cane fuor degli unghioni, senza ricever nocumento alcuno
- Novella L - Arnaldo trombetta perde quanto ha a primiera, ed al correr dell’anello guadagna assai più, e si rimette in arnese
- Novella LI - Isabella da Luna spagnuola fa una solenne burla a chi pensava di burlare lei
- Novella LII - Maomet africano signore di Dubdù vuol rubare a Saich re di Fez una città, e il re l’assedia in Dubdù, e gli usa una grandissima liberalità
- Novella LIII - Giacomo Bellini senza cagione diventa geloso della moglie, e spesso le dà delle busse; onde ella lo manda a Corneto
- Novella LIV - Lione Aquilino con astuzia tanto fa, che possiede la donna amata: ove intervengono diversi accidenti
- Novella LV - Seleuco re dell’Asia dona la moglie sua al figliuolo, che n’era innamorato, e fu scoperto dal Fisico gentile con ingegnosa invenzione
- Novella LVI - Infelicissimo amore di due dame reali, e di due giovini cavalieri, che miseramente furono morti
- Novella LVII - Uno si giace con la propria moglie, non conosciuto da lei, ed insegna altrui a far il medesimo assai scioccamente
- Novella LVIII - Niccolò senese, dalla sua innamorata disprezzato, per disperazione, da se medesimo si impicca
- Novella LIX - Sciocca semplicità d’un Tedesco, che avendo mandato il padrone a Corneto, glielo manifesta con sue sciocche parole
- Parte III
- Il Bandello ai candidi ed umanissimi lettori salute
- Novella I - Pandolfu del Nero è seppellito vivo con la sua innamorata, ed esce per nuovo accidente di periglio
- Novella II - Un dottor vecchio si mette per goder amorosamente una bella giovine, ed essendo seco, nulla puote far già mai
- Novella III - Un giovine si marita in una semplicissima fanciulla, che la seconda notte al marito tagliò via il piombino e i perpendicoli
- Novella IV - Pietro dello speziale del Pomo d’Oro in Vinegia gioca quanto può avere; e mancandogli danari per poter giocare, ammazza una vedova sua zia insieme con due figliuoli ed una massara. Preso dai sergenti di corte, s’avvelena, e di lui così morto si fa giustizia
- Novella V - Bellissima vendetta fatta dagli Eliensi contro Aristotimo crudelissimo tiranno, e la morte di quello, con altri accidenti
- Novella VI - In Parigi un servitore si giace con la padrona; e scopertosi il fatto, gli e tagliato il capo
- Novella VII - Arnolfo fiandrese si finge esser di gran legnaggio, ed inganna una fanciulla: con altri accidenti e morte di lui
- Novella VIII - Don Bartolomeo da Bianoro rimanda indietro un ducato doppio avuto d’elemosina; e non lo riavendo, si fa dar delle staffilate
- Novella IX - Istoria della continenza del re Ciro, ed amore coniugale di Pantea
- Novella X - Fra Bernardino da Feltro, volendo porre San Francesco sovra tutti i Santi, è da uno scolare beffato
- Novella XI - Due giovani vestiti di bianco sono con una burla da un altro giovine beffati
- Novella XII - Arguta invenzione d’un eccellente predicatore, per confutare una grandissima menzogna d’un altro predicato
- Novella XIII - Leonzio da Castrignano ama la Neera, e poi l’abbandona; ed ella in un pozzo s’affoga
- Novella XIV - Bellissima invenzione a confutare l’indiscreta devozione ed effetto non sano di alcuni ignoranti frati
- Novella XV - Morte miserabile del re Carlo di Navarra, per soverchia libidine nella sua vecchiezza
- Novella XVI - Bigolino calabrese fa una beffa al vescovo di Reggio suo padrone, per mezzo di certe cedole false
- Novella XVII - Il signor Filiberto s’innamora di madonna Zilia, che per un bacio lo fa star lungo tempo mutolo: e la vendetta che egli altamente ne prese
- Novella XVIII - Rosmunda fa ammazzare il marito; e poi se stessa ed il secondo marito avvelena, accecata da disordinato appetito
- Novella XIX - Paolina romana sotto specie di religione è dall’amante suo ingannata, ed i sacrifìcii d’Iside disfatti
- Novella XX - Una solennissima beffa fatta da una donna al marito, con molti accidenti per via d’incantagioni
- Indice
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