< Nuovi poemetti
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Nannetto La pecorella smarrita

BELLIS PERENNIS


i


Chi vede mai le pratelline in boccia?
Ed un bel dì le pratelline in fiore
3empiono il prato e stellano la roccia.

Chi ti sapeva, o bianco fior d’amore
chiuso nel cuore? E tutta, all’improvviso,
6la nera terra ecco mutò colore.

Sono pensieri, ignoti già, che in viso
rimiran ora, ove si resti o vada;
9nati così, nell’ombra, d’un sorriso

di stella e d’una goccia di rugiada...


O mezzo aperta come chi non osa,
12o pratellina pallida e confusa,

che sei dovunque l’occhio mio si posa,
14e chini il capo, all’occhio altrui non usa;

bianca, ma i lievi sommoli, di rosa;
16tanto più rosa quanto più sei chiusa:

ti chiudi a sera, chi sa mai per cosa,
18sei chiusa all’alba, ed il perchè sai tu;

o primo amore, o giovinetta sposa,
20o prima e sola cara gioventù!


ii


È il verno, e tutti i fiori arse la brina
nei prati e tutte strinò l’erbe il gelo:
23ma te vedo fiorir, primaverina.

Tu persuasa dal fiorir del cielo,
fioristi; ed ora, quasi più non voglia
26perchè sei sola, appena alzi lo stelo.

O fior d’amore su la trita soglia!
Tu tingi al sommo i petali d’argento
29d’un rosso lieve. Una raminga foglia

ti copre un poco, e passa via col vento...

O fior d’amore sulla soglia trita!
32o quando tutto se ne va, venuta!


che vivi quando è per finir la vita!
34e che non muti anche se il ciel si muta!

Hai visto i fiori nella lor fiorita:
36vedi le foglie nella lor caduta.

Ti coglierà passando Margherita
38col cuore assorto nell’amor che fu.

Ti lascerà cadere dalle dita...
40— Egli non t’ama, egli non t’ama più! —

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