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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Giacomo Canti


II


O Pastorella che su verde riva
     Siedi sol di te paga, e fuggi Amore,
     Chinando gl’occhi sdegnosetta, e schiva,
     Se a te volge lo sguardo alcun pastore;
5Cangia, cangia pensiero e nel tuo core
     Amor ricevi, e il suo bel foco avviva:
     Andrai, se provi sì gentile ardore,
     Piangendo il tempo, che ne fosti priva
Ama ogni pianta; ne’ più folti, e densi
     10Boschi ogni fera, e ’n Cielo ama ogni stella,
     E sola senz’amar viver tu pensi?
Cangia, cangia pensiero, o pastorella
     Folle, non sai, com’a te mal conviensi
     L’esser priva d’amore, e l’esser bella?

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