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Questo testo fa parte della raccolta Rime (Cino da Pistoia)
Occhi miei, deh fuggite ogni persona,
E col pianto emendate il gran fallire
Ch’avete fatto sì che di morire
Sete più degni che di cosa alcuna:
S’Amor per cortesìa non mi perdona,5
Consigliovi anzi piangendo finire
Che voi vogliate lo mio cor tradire:
Di ciò sovente l’Amor v’accagiona.
Deh!, come mai comparirete avanti
A quella donna, da cui voi faceste,10
Per dipartir, sì dolorosi pianti?
Diravvi — Poi che voi non mi vedeste,
Occhi vani, voi foste sì costanti
Che 1 cor ch’io haggio sottrar mi voleste. —
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