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SOPRA IL VINO.
Già le donzelle e i giovani
Portan di neri grappoli
3Colme le ceste al tin;
Mentre co’ piedi gli uomini
Dall’uve nere esprimono
6Il rubicondo vin.
Al Dio della vendemmia
I lieti cori alternano
9Cantici di piacer;
Mentre il liquor, che fervido
Ribolle già nelle anfore,
12S’affollano a veder.
Se avvien che più del solito
Un vecchierello debole
15Beva di quel liquor,
Scuote la chioma candida,
Volgendo il passo tremolo
18A nuova danza allor.
Ma se un garzone amabile,
Col replicato bevere,
21Ebro ancor ei divien,
La villanella insidia,
Che dorme in sonno placido
24D’un praticello in sen.
Dal sonno pria destandola,
Con parolette tenere,
27Le persuade amor;
E tenta indurla a vincere,
Con modi lusinghevoli,
30Il verginal pudor.
S’ella s’ostina indocile,
A forza il fior di Venere
33Ei coglie di sua man.
A Bacco, allor che indomito
Scherza nel sen de’ giovani,
36Ah! si resiste invan.