< Odi (Anacreonte)
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Anacreonte - Odi (Antichità)
Traduzione dal greco di Francesco Saverio de' Rogati (1824)
Ode LIV
Ode LIII Ode LV

SOPRA SE STESSO.


ODE LIV.


Se di festivi giovani
     Veggo uno stuol talor,
Mi sento in sen rinascere
     4L’età ridente allor:

Allora io velocissimo
     Porto alla danza il piè;
In me, già d’anni carico,
     8Vecchiezza allor non v’è.

Che tu m’aspetti, o Cibele,
     Altro non chiedo alfin:
Ma pria le rose porgimi,
     12Per coronarmi il crin.

Io la vecchiezza incomoda
     Così scacciando vo,
E nel ballar fra’ giovani
     16Giovin diventerò.


Chi l’autunnal di Bromio
     Grato liquor mi dà,
E ritornar lo spirito
     20D’un vecchio in sen vedrà?
Vecchio, che i dolci cantici
     Sul plettro sa ridir,
Vecchio, ma che sa bevere.
     24Vecchio, che sa impazzir.

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