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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Vincenzo da Filicaja
XX
Oh quante volte con pietoso affetto,
T’amo, diss’ella, e t’amerò qual figlio!
Ond’io bagnai per tenerezza il ciglio,
E nel tempio del cuor sacrai suo detto.
5Da indi, o fosse di Natura effetto,
O pur d’alta virtù forza e consiglio,
L’amai qual madre; e questo basso esiglio
Mi fu solo per lei caro, e diletto.
Vincol di sangue, e lealtà di mente,
10E tacer saggio, e ragionar cortese,
E bontà cauta, e libertà prudente,
E oneste voglie in santo zelo accese
Fur quell’esca leggiadra, a cui repente
L’inestinguibil mio fuoco s’accese.
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