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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Pietro Metastasio


II


Onda, che senza legge il corso affretta,
     Benchè limpida nasca in erta balza,
     S’intorbida per via, perdesi, o balza
     In cupa valle a ristagnar negletta.
5Ma se in chiuso canal geme ristretta,
     Prende vigor mentre sè stessa incalza;
     Al fin libera in fonte al Ciel s’innalza,
     E varia e vaga i riguardanti alletta.
Ah! quell’onda son’io, che mal secura
     10Dal raggio ardente, o da l’acuto gelo,
     Lenta impaluda in questa valle oscura
Tu, che saggia t’avvolgi in sacro velo,
     Quell’onda sei, che cristallina e pura
     Scorre le vie per cui si poggia al Cielo.

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