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Questo testo fa parte della raccolta Rime (Cino da Pistoia)


     Onde ne vieni, Amor, così soave
Con il tuo spirto dolce che conforta
L’anima mia, ched è quasi che morta,
     Vien tu da quella da lo mio cor have?5
Dillomi, che la mente se n’è accorta:
Per quella fè che lo mio cor ti porta,
Di’ se di me membranza le recave.

     Mercè, Amor, fai; che confortar mi vuoi.
Tu vita e morte, tu pena e tu gioia
Mi dài; e, come signor, far lo puoi.
     Ma, ora che ’l partir m’è mortal noia,
Per dio, che non mi facci come suoi:
Fammi presente, se non vuoi ch’io moia.

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