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Bernardo Accolti -  Ottave  (XVI secolo)
56. Cato se perimens
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In vita e morte el constante Romano
Che ’l ferro in sé per libertà converse,
Che ’l sautio petto curassino invano
E pietosi ministri non sofferse,
Ma d’ira pieno con l’una e l’altra mano
La ferita mortale si riaperse,
Gridando: «Perché serri, o turba exangue,
Piaga che versa più gloria che sangue?»
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