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il volta alpinista 27

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Alessandro Volta, alpinista.djvu{{padleft:31|3|0]]calcolo pertanto fatto dal sig. abate Venini, che meco era, ci dà:[1].

Dalla cima dell’Alpe di Fieudo all’Ospizio dei capp. di S. GottardoTese313
Da San Gottardo ad Orsera»371,753
Da Orsera a Cassinotta»200,779
Da Cassinotta a Wasen»87,776
Da Wasen a Staeg»77,533
Da Staeg ad Altorf»39,708
Da Altorf al Lago di Lucerna»23,466

Che sommando insieme fannoTese1114,691
Il sig. De Luc ha coll’istesso suo metodo calcolata l’altezza al Lago
      di Lucerna sopra il livello del mareTese220

Sicchè la più alta cima a cui siamo saliti, cioè quella dell’Alpe del
      Fieudo, è elevata sopra il mareTese1334

«A questa istessa cima alcuni mesi prima era salito il celebre signor de Saussure, ed aveva computato assai prossimamente la stessa altezza, come conferendo con esso lui a Ginevra mi comunicò in appresso e come apparirà dall’opera grande sulle Montagne e sulla Teoria della terra, che sta ora stampando[2].

  1. Traducendo le tese in metri si hanno le cifre seguenti:
    Metri
    Dall’Alpe di Fieudo all’Ospizio611,366
    Da San Gottardo ad Orsera724,560
    Da Orsera a Cassinotta391,326
    Da Cassinotta a Wasen171,079
    Metri
    Da Wasen a Staeg151,115
    Da Staeg ad Altorf77,392
    Da Altorf al lago di Lucerna45,736
    Da Lucerna al mare428,788
    Ne risultano le seguenti altezze sul livello del mare, le quali differiscono alquanto dai numeri segnati nelle moderne guide
    Alpe di Fieudometri2601
    San Gottardo, Ospizio
    1990
    Orsera
    1265
    Cassinotta
    874
    Wasenmetri703
    Staeg
    552
    Altorf
    475
    Lago Lucerna
    429
  2. Difatti il primo volume dei Voyages dans les Alpes del De Saussure uscì per le stampe nel dicembre del 1779. Ma la descrizione che il De Saussure fece del gruppo del San Gottardo non appare che nel settimo tomo, stampato solo nel 1796. Il celebre naturalista ginevrino salì varie cime del San Gottardo, e su quella di Fieudo o Fieüt, prossima alla Fibbia (m. 2742), fra questa cima e l’Ospizio, ascese il 25 luglio 1775. Ecco come ne parla: "Je ne crois pas qu’aucun étranger, autre que des chasseurs de chamoins ou des chercheurs de crystal, ait avant moi gravi cette sommité. Les capucins du Saint Gothard cherchèrent à m’en dissuader. Mon brave guide Lombardo affirmoit que cela étoit possible, mais il en représentoit les difficultés et les dangers avec toute l’emphase de sa langue maternelle; lorsque je le priois de me montrer le chemin, non dans l’espérance de trouver une route battue, mais pour savoir de quel côté l'on attaqueroit la montagne, il me repondit: Ah, signore, in questi luoghi orridi e deserti strada non v’è. Je n’y trouvai ni péril ni vraies difficultés; mais seulement de la fatigue, encore n’est-elle pas bien grande, puisqu’on y va aisément en trois petites heures, aussi ai-je été étonné qu’un Suisse, un amateur de montagnes tel que M. Schinz, qui y monta deux ans aprés moi, et qui même paroit n’avoir pas atteint sa cime, représente cette course comme si périlleuse et si pénible. (Beiträge zur naheren Kenntniss des Schweizerlandes. 1° Heft § 4'.„ — Indi tratta della natura delle roccie della montagna, che sono graniti decomposti; della sua sommità che "est composé d’un entassement de ces
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