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92 rime varie

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Otto o dieci spalmate dell’unguento,[1]
Che l’ossa infino alle midolle scorre.
Il mal vien presto, e se ne va poi lento:[2]106
E’ ci vuol flemma; e, de’ due giorni l’uno,
Dare a Giannin questo divertimento.
Ei porrà il guanto, se lo osserva alcuno;109
Ma, s’egli è sol, potrà far anche senza:
Dei due[3] può far non ne guarisca niuno?
Finché dura il fregare, abbi avvertenza112
Che fredd’acqua la parte mai non tocchi:
Del resto lascia far la provvidenza.
Fin qui il mio chiacchierar par che trabocchi115
D’un discreto ricordo[4] un po’ i confini:
Ma questi sei destrier sono i miei occhi.[5]
Ora a fretta, con pochi versuccini,118
Dei be’ nove castagni disbrigarmi
Spero, e di noia trarre il Gandellini.
Dal mio tèma non vo’ piú dilungarmi:121
E in prova io ti vo’ dir ch’egli è gran danno
Che non usin piú carri in fatti d’armi;
Ch’io certo arrecherei mortale affanno124
A chi[6] tentasse all’accoppiata foga
Di questi miei por fren con forza o inganno.
Leone, a chi il primato ben si arroga,127
È quell’altero, non stellato in fronte,
Che con Toro a timon sempre si aggioga.
Sani entrambi: ma Toro avrà piú pronte130
L’ali,[7] se togli a lui d’inutil carne
Libbre assai che in Leon fien meglio impronte.[8]
Brillante anch’ei potrà molte acquistarne,133
Senza che all’alta mole sua disdica:
Ma non saprei da qual degli altri trarne.
Bell’aria[9] è il suo fratel che ha tanto amica136
Dell’uom la faccia; e in sue fattezze grosse
«Sono un minchion», par veramente ei dica.
Nessun mai credería che costui fosse139


  1. 104. Quest’ultima parte fu scritta il 12 agosto tra Inspruck e un paese, il cui nome non ho potuto decifrare nel ms.
  2. 106. È un’espressione proverbiale: il male — dice il popolo lucchese — viene a carrate e se ne va a once.
  3. 107. Dei due, Fido e Sole.
  4. 116. D’un discreto ricordo, d’un semplice avvertimento.
  5. 117. Sono i miei occhi, mi premono immensamente, ed è anche questa viva espressione popolare.
  6. 125. A chi, al quale.
  7. 130-131. Avrà piú pronte l’ali, correrà piú rapidamente.
  8. 132. Impronte, improntate; forse prestate; cioè Leone ha bisogno di aggiungere al suo corpo alcune libbre di carne, che a Toro sono di troppo.
  9. 136. Bell’aria, nome di un altro cavallo.
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