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122 | rime varie |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Alfieri - Rime scelte, Sansoni, 1912.djvu{{padleft:150|3|0]]
Un profondo sentire in sermon lieve;[1]
Infra il lezzo del mondo animo intero:
14 Bei pregi, a cui servir non fia mai greve.[2]
CXXII [clxvi].[3]
È lieto di non aver mai posto il suo affetto
in donne francesi.
Piacemi almen, che nel vagar mio primo
Di beltade in beltà, di regno in regno,[4]
Né per giuoco,[5] non posi io mai l’ingegno
4 In amar donna del francese limo.[6]
Le ripulse d’ogni altra assai piú stimo,
Che i favor d’una Galla; il cui contegno,
Tutto artefatto e di superbia pregno,
8 Svela del cor l’ascosa feccia all’imo.[7]
Beltà sí poca, ed arroganzia tanta;
Natura[8] nulla; e non un dito a caso
11 Mosso, da qual[9] simplicité, piú vanta:
Fra due guance impiastrate un mezzo naso;[10]
Un sentenziar che l’anima ti schianta..
14 Fetidi fiori in profumato vaso.
- ↑ 12. Un profondo sentimento, ma scevro di gravi parole.
- ↑ 14. Var.:
Bei pregi, onde il velen lungo si beve. - ↑ Nel ms: «28 maggio, in letto».
- ↑ 1-2. Piacemi almen: il Petrarca (Rime, CXXVIII)
Piacemi almen ch’e miei sospir sian quali
Spera ’l Tevero e ’l Arno
E ’l Po....
Quali donne avesse amato l’A. prima della Contessa, è dall’A. distesamente riferito nell’Aut., e fu da me recapitolato nella nota introduttiva al sonetto Adulto appena alla festiva reggia. - ↑ 3. Né per giuoco, neppure per ischerzo.
- ↑ 4. Limo, fango. È interessante a riferirsi un passo dell’Aut. (II, 6°) nel quale l’A. ci dice qual fu l’impressione che ricevette, fanciullo (1763), da certe dame che traversarono Asti per accompagnare la duchessa di Parma, francese di nascita, la quale andava o veniva di Parigi: «quella carrozzata di lei e delle sue dame e donne, tutte impiastrate di quel rossaccio che usavano allora esclusivamente le Francesi, cosa ch’io non avea vista mai, mi colpí singolarmente la fantasia, e ne parlai per piú anni, non potendomi persuadere dell’intenzione, né dell’effetto di un ornamento cosí bizzarro e ridicolo e contro la natura delle cose.... Codesti ceffi francesi mi lasciarono una lunga e profonda impressione di spiacevolezza, e di ribrezzo per la parte femminina di quella nazione». Eppure, racconta il Reumont nella sua opera sulla contessa d’Albany che, quando ella si recò a Macerata per celebrare le sue nozze con Carlo Stuart, fece meravigliare tutti per l’enorme quantità di rossetto con cui erasi impiastricciata!
- ↑ 8. Intendasi: la feccia nascosta nella parte piú profonda del cuore.
- ↑ 10. Natura, naturalezza.
- ↑ 11. Qual, quella che....
- ↑ 12. Mezzo naso, frequente il richiamo a questo difetto nel Misogallo.