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di vittorio alfieri | 255 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Alfieri - Rime scelte, Sansoni, 1912.djvu{{padleft:283|3|0]]
Ma, per disciormi dal Tutore annoso,[1]
Il già spirante omai mio quarto lustro
189 Vuol che in patria men torni frettoloso.
Sol di passo, in Olanda io m’impalustro;[2]
Dove la industre libertade ammiro,
192 Per cui terra sí poca ha sí gran lustro.[3]
Quindi l’Austriaco Belgio pingue miro:
Ma qui di Francia il puzzo già mi ammorba,
195 Tanto è Brussella di Parigi a tiro.[4]
Eppur egli è mestier ch’io ancor mi sorba
Della schifosa Gallia altro gran squarcio,
198 Fiandra, Lorena, e Alsazia pur tropp’orba:
Poiché a dispetto di sua lingua marcio
E d’ogni suo costume e privilegio,
201 Soffre i Galli tiranni, e non fa squarcio.[5]
Basilèa fa scordarmi il poter regio,
E cosí tutta Svizzera ch’io scorro;
204 Popolo ottuso sí, ma franco e egregio:
Tranne Ginevra, i cui Scimiotti abborro
Misti di Gallo e Allòbrogo ed Elvetico:
207 Né in cotai saccentelli io m’inzavorro.[6]
Lascio la Pieve di Calvin frenetico
Ai mercantuzzi suoi filosofastri;
210 E sia pur culla del Rousseau bisbetico.[7]
E, perché in nulla il Ver da me s’impiastri,[8]
Dirò che allor né il gran Volterio pure
213 Fa ch’io Ferney nel mio viaggio incastri.[9]
- ↑ 187. Annoso, vecchio.
- ↑ 190. M’impalustro, mi affondo nel basso terreno olandese.
- ↑ 190-92. «La Olanda è nell’estate un ameno e ridente paese; ma mi sarebbe piaciuta anche piú, se l’avessi visitata prima dell’Inghilterra; atteso che quelle stesse cose che vi si ammirano, popolazione, ricchezza, lindura, savie leggi, industria ed attività somma, tutte vi si trovano alquanto minori che in Inghilterra» (Aut., III, 6°). — Grande fu sempre l’ammirazione dell’A. per gli Olandesi, specialmente per l’eroica resistenza da loro opposta a Filippo II. — All’Haja l’A. incappò nella prima vera rete amorosa. (Vegg. la nota introd. al son. Adulto appena, alla festiva reggia.)
- ↑ 195. E anche oggi Bruxelles è una città prettamente francese.
- ↑ 201. Non fa squarcio, non si oppone, non si ribella.
- ↑ 207. M’inzavorro, mi intrigo, mi impiglio.
- ↑ 208-210. Ginevra è la città dove Calvino morí il 27 maggio 1564 e dove nacque il Rousseau il 28 giugno 1712: quanto questi fosse ombroso e iracondo, seppe e poté constatare de visu il Goldoni (Memorie, III, 16° e 17°.)
- ↑ 211. S’impiastri, si nasconda, si scopra.
- ↑ 212-13. Ferney è a sette chilometri da Ginevra e fu il soggiorno preferito del Voltaire; quel gran, preposto a Voltaire, deve intendersi ironicamente, poiché nella sat. L’Antireligioneria, cominciata il 10 marzo 1796, il filosofo di Ferney è chiamato micròscopo, stupido, e, infine,
Disinventor, od Inventor del Nulla,
che non sono complimenti davvero. — Incastri, faccia entrare.