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di vittorio alfieri | 259 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Alfieri - Rime scelte, Sansoni, 1912.djvu{{padleft:287|3|0]]
66 Per la scïenza no, che a me fia vana.
Non mi pungea per anco il ghiribizzo
Di squadernar quei Tomi elefanteschi,[1]
69 Di sotto ai quali omai piú non mi rizzo.
Pria che né l’Us né l’Os[2] l’alma mi adeschi,
Molti begli anni a consumar mi resta
72 Tra postiglion, corrieri, e barbereschi.[3]
Troppo è mattina: a rivederci a sesta,
Lipsia mia. — Già l’orribil Brandinburgo
75 Con sue arene ed Abeti m’infunesta.[4]
Re quivi siede un Uom semi-Licurgo,
Semi-Alessandro, e in un semi-Voltéro:
78 Chi grecizzasse, il nomeria Panurgo.[5]
Ei scrivucchia; ei fa leggi; ei fa il guerriero:
Ma, tal ch’egli è, sta dei Regnanti al volgo,
81 Come sta il Mille al solitario Zero.
Non vi par bello il paragon ch’io avvolgo
Nella moderna[6] scorza geometrica,
84 Da cui sí dotta l’evidenza or colgo?
Ma già la numeral frase simmetrica
Lascio, e il suo gelo; e sfogherò il mio dire,
87 Sciolto dalla Ragione Inversa tetrica.[7]
Quel Federigo, ch’or ci tocca udire
Denominar col titolo di Grande,
90 A me piú ch’un Re picciol movea l’ire.
Che quanti guai per l’Universo spande
La Protei-forme infame Tirannia,
93 Tutti son fiori onde ha quel Sir ghirlande.[8]
Balzelli, oppressïon, soldateria,
- ↑ 68. Elefanteschi, mastodontici, come sono gli in-folio.
- ↑ 70. L’us e l’os, desinenze latine e e greche.
- ↑ 72. Barbereschi, cavalli della Barberia.
- ↑ 73-74. È ancor troppo presto perché io mi senta invaso dalla febbre dello studiare, il buon momento verrà piú tardi: la sesta era una delle ore canoniche. — M’infunesta, uno dei cento vocaboli composti con l’in, onde è piena questa satira: mi rende triste.
- ↑ 76-78. Semi-Licurgo, mezzo legislatore; Semi-Alessandro, mezzo conquistatore; semi-Voltéro, mezzo filosofo umanitario. — Panurgo (colui che fa tutto) è un personaggio del Pantagruel del Rabelais, scaltro, sempre a corto di denari, e con duecento tre modi a sua disposizione per trovarne quanti voleva, bevitore, furfante, e, in fondo, il migliore uomo che fosse sulla terra.
- ↑ 83. Moderna, tanto di moda quando l’A. scriveva; anche la Contessa di Albany si occupava, non so con qual risultato, di scienze esatte.
- ↑ 87. La ragione è inversa perché del volgo dei sovrani uno su mille potrebbesene avere cattivo e inetto, mentre in tutta l’Europa, su tanti cattivi ed inetti, non ve n’è alcuno operoso e buono, o uno solamente che usurpa tal fama per la malvagità degli altri. — Tetrica, val quanto tetra, mesta, dolorosa.
- ↑ 92-93. Proteiforme, che prende gli aspetti piú vari. — Tutti son fiori, ecc., sono i bei prodotti di questo re enciclopedico.