< Pagina:Alfieri - Rime scelte, Sansoni, 1912.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

di vittorio alfieri 39

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Alfieri - Rime scelte, Sansoni, 1912.djvu{{padleft:67|3|0]]

Di qual piaggia del ciel scendea rugiada,
Aura di qual contrada
11Movea spirando in te virtú cotanta,
Che niun’altra si vanta
Nella sua età matura
Di frutti quai tu nell’acerba desti? —
Libero cor cui piú il divieto indura;[1]
Giovin, schiavo, signor, Gallo fia questi?

II.


Non è, non è. Nobile ardente spirto
D’alto Latino o Greco[2]
Viene a informar le ben tornite membra:[3]
Che aver gode virtú beltà con seco;
E l’amoroso mirto
6Al sanguinoso allòr disdir non sembra,
Chi Alcibiade rimembra.[4]
Ecco, di tromba americana al primo
Squillo, l’audace giovinetto io veggio
In se non trovar seggio;
11E sossopra voltar da sommo ad imo[5]
Tutto di corte il limo,[6]
Perché gli sia concesso
Scelti colà portar Franchi guerrieri
Dove ode torto a libertà sí espresso[7]
Farsi: e soldar vuol ei suoi campion feri.


  1. 9-15. Piaggia, regione, parte. Tutto il pensiero di questi versi richiama un po’ al sonetto del Petrarca In qual parte del cielo, in quale idea...Il divieto: «Avutesi le novelle della sconfitta di Cesarea, e parendo a quei di non che pericolante, disperata la fortuna della repubblica [i commissarii americani] con onesta sincerità dal suo proposito il dissuadevano. Aggiunsero, ch’erano delle cose loro rimasti cosí bassi per le infelici novelle, che non erano valevoli a noleggiar una nave, la quale il potesse in America trasportare... La Corte di Francia, o che facesse le viste per non ingelosir l’Inghiterra, o che questo fosse in vero l’intendimento di lei d’impedir quest’andata, ordinava a Lafayette non istesse a partire. Dicesi, mandasse anche navi a posta per intraprenderlo nelle acque delle Antille» (Botta, op. cit., III, 103 e seg.).
  2. II. 2. Di qualche grande personaggio latino o greco.
  3. 3. Le ben tornite membra: tutti gli storici ricordano la straordinaria bellezza della persona e dei lineamenti del Lafayette.
  4. 7. Il paragone, per quanto si sa di Alcibiade, non è dei piú atti ad esaltare la virtú del Lafayette.
  5. 8-11. Non trovar seggio, non trovar posa: il Tasso (Ger. lib., I, 59) di Rinaldo:
    Sempre ei fu con ella [con Matilde]
    Sin che invaghí la giovinetta mente
    La tromba che s’udia da l’Orïente.
  6. 12. Il limo, il fango.
  7. 15. Espresso, manifesto.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.