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di vittorio alfieri 49

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Ben dell’armi sue prime andarne altera
Può l’America a dritto, essa che il vanto
Ritratto n’ha di libertade intera.

III.


Ecco squarciarsi la caligin densa
Che tarde etadi involve,[1]
E un vorace mostrarmi ardito fuoco[2]
Che schianta arde consuma e strugge in polve[3]
Una empia turba intensa[4]
6A far del servir nostro infame giuoco.
Ben forza è, ben, dar loco
A impetüoso turbine sonante,
Che da occidente con tal forza spira,
Che in suoi vortici aggira
11Le piú audaci superbe eccelse piante,[5]
E se le caccia innante
Là fin dove il mal seme
Nell’Asia come in suo terreno alligna.[6]
Sparito è il nembo che c’ingombra e preme:
Fede e virtú fra noi già si ralligna.[7]

IV.


Ma, oimé! qual sorge sull’immenso piano
Dell’oceàn che parte[8]
Dall’America noi, fero possente
Sovra negre ali immense all’aura sparte
Torvo Genio profano?[9]
6D’Europa ei muove; e baldanzosamente
La tempesta fremente
Che a noi salvezza e libertade apporta,


  1. III. 2. Involve, avvolge, circonda.
  2. 3. È questo il fuoco della rivoluzione americana, le cui idee di libertà e di eguaglianza stavano per essere importate in Europa.
  3. 4. Questo verso ricorda nel suono il dantesco (Inf., IX, 70):
    Li rami schianta, abbatte e porta fuori...
  4. 5. Intensa, nel significato di intenta.
  5. 11. Metafora per indicare i piú potenti sovrani d’Europa: cosí Dante (Par., XVII, 133 seg.):
    Questo tuo grido farà come vento
    Che le piú alte cime piú percuote....
  6. 13-14. A proposito dell’Asia e de’ suoi pessimi governi scriveva l’A. al cap. l2° del libro I della Tirannide: «... l’Asia in ogni tempo non solo non conobbe libertà, ma soggiacque quasi sempre tutta a tirannidi inaudite, esercitate in regioni vastissime; in cui non si scorge nessun vivere civile, nessuna stabilità, e nessune leggi, che non soggiacciano al capriccio del tiranno, eccettuatene tuttavia le religiose».
  7. 16. Si ralligna, risorge, ed è voce usata da Dante (Purg., XIV, 100):
    Quando in Bologna un Fabbro si ralligna?
  8. IV. 2. Parte, divide.
  9. 5. Genio profano, potenza demoniaca.
 Alfieri, Rime varie. 4 

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