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sopra la rima | 399 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Algarotti - Opere scelte 1.djvu{{padleft:417|3|0]]come la chiamò un Inglese[1]. Quanto di grazia non si torrebbe alla seguente composizione del Chiabrera:
Del mio solo son ricciutegli
I capegli,
Non biondetti, ma brunetti;
Son due rose vermigliuzze
Le gotuzze,
Le due labbra rubinetti ec.;
a quella del Rolli:
E. Sai tu dirmi, o fanciullino,
In qual pasco gita sia
La vezzosa Egeria mia,
Ch’io pur cerco dal mattino?
P. Il suo gregge è qui vicino;
Ma pur dianzi a quella via
Già l’ho vista, e la seguía
quel suo candido agnellino.
E. Nè v’er’altri che l’agnello?
P. sovraggiunsela un pastore.
E. Ahi fu Silvio.
P. Appunto quello:
Ma tu cangi di colore?
E. Te felice, o pastorello,
Che non sai che cosa è amore:
quanto di grazia, dissi non si torrebbe a somiglianti composizioni, e alle canzonette sovra tutto di quel felice ingegno del Metastasio chi ne togliesse via la rima? Oltre di che i