< Pagina:Aminta.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Aminta.djvu{{padleft:15|3|0]]scontro. In che tanto più mi compiaccio, quanto che io sono stato il primo à destare ne gli animi de gli huomini desiderio di questo virtuosissimo Soggetto, meritevole di ogni gran fortuna. tutto che gli si goda la quiete con tale fermezza di animo, che pare, che invidij lo Stato a’ gran Prencipi. i quali se havessero tanto gusto del buono, & del bello, (e sia detto, con gratia de’ buoni) quanto egli con sodisfattione mirabile di se stesso, e con tanto godimento de’ virtuosi opera sempre maravigliosamente, bene starebbe il Mondo; nè desidereremmo i Virgilij, dove hora più si possono desiderare i Mecenati.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.