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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Amleto (Rusconi).djvu{{padleft:41|3|0]];AMLETO.: Questo spetta a voi il dirlo. Ma lasciate ch’io vi scongiuri, pei diritti della nostra amicizia, per la conformità della nostra giovinezza, per gli obblighi del nostro lungo affetto, e per tutte quelle altre cose più care che un migliore oratore potrebbe mettervi innanzi, siate franchi e aperti con me: ditemi se foste o no mandati a prendere?

ROSENCRANTZ. (a Guildenstern).
Che ne dite?
AMLETO. (a parte).
Ora vi tengo. — Se mi amate, rispondete alla mia demanda.
GUILDENSTERN.
Signore, fummo mandati a cercare.
AMLETO.
E io vi dirò perchè, così le mie parole preverranno la rivelazione della segretezza a cui eravate obbligati col re e la regina. Udite attenti.[1] Io ho qui da ultimo (e non so il perchè) perduta tutta la mia giovialità, ripudiato ogni sorta di esercizi, e mi sento tale tristezza, che questa meravigliosa macchina, la terra, non mi sembra più che uno sterile promontorio; questo superbo baldacchino, l’aria, vedete... questo nobile firmamento, questa maestosa volta seminata di stelle, altro più non mi somiglia che una pestilenziale congerie di vapori. Qual capolavoro è l’uomo! Come nobile nell’intelletto! Come infinito nelle sue facoltà! Quale espressione ammirabile e commovente nel suo volto, nel suo gesto! Un angelo allorchè opera! Un Dio quando pensa! Splendido ornamento del mondo! Re degli animali!.... E nullameno che è per me questa quintessenza di polvere? L’uomo non mi alletta; no, nè la donna tampoco..., sebbene dal vostro sorriso si direbbe che nol crediate.
ROSENCRANTZ.
Signore, non mi venne neppure per ombra tale pensiero.
AMLETO.
Allora perchè sorrideste quando dissi: l’uomo non mi alletta?
ROSENCRANTZ.
Pensavo, signore, che se l’uomo non vi alletta, avreste fatto una ben magra[2] accoglienza ai commedianti coi quali ci accompagnammo venendo qui, e che qui si recarono per offrirvi i loro servigi.
AMLETO.
Quegli che sostiene le parti di re sarà il benvenuto; sua maestà otterrà i miei tributi; il cavaliere di ventura adoprerà fioretto e targa; l’amoroso non
  1. Moult no feather. Noa mutale penae, statevi immobili. (Questo passo è interpretato in dieci modi differenti dai commentatori inglesi; nell’edizione in quarto, il moult no feather viene congiunto alla segretezza dovuta al re e alla regina, quasi a dire, che tale segretezza non verrà infirmata. La lezione è però riputata viziosa dalla maggior parte dei critici.)
  2. Quaresimale
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