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Grigioni; A. Sopraselva: ó. 25

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Archivio Glottologico Italiano, vol. 1, 1873.djvu{{padleft:89|3|0]]28; hanur 15, 4; zanur *dis-honór- 1, 19; dalurs dolores 4, 24; paramur (propter; per amore[1]) 5,10.11; ramur rumor- 9,23; errar 27, 64; singiùr (allato a sénger, vedine il num. 87); pigiurs pejór- 9, 16, guvernadurs sonadurs pastur pasturs imperadur (v. ancora il num. 87). 10,18; 9,23; 9,36; 8,33; 22,17; giù, v. u in n.; un pir-sul (pirsulameng 24,36), 23,8.9.10, par-sul-s 14,23, pi. 12,4, solus, cfr. num. 76; curuna 27,29; parsunna 19, 12; patrun 10,25; dun, pi. duns, donum, 23, 18; 2, 11, pardunne (perdona) 6,12; carduns (cardoni) 7,16; cantuns (cantoni) 6,5; parschun (prigione) 5,25; perditiun 7,13; visiun 17,9; raschun less.[2]; tribulatiuns persequtiuns 13,21; oratiuns (uratiun2l, 13)23,14; nun (ca-nurì) non, less., v. Ili, 5; num 18,20; rnendus 15,30; marvilgius marvilgiusas 21,42; 21,15; puccadusas *peccatosae (compassionevoli, v. puccau al num. 77) 6,16; crappus (petroso[3]) 13,5; nus nos 6,12; vus vos 6,8; tfwscAvoce- 3,3; tutpar-tut[4] 3,5; 4,24; cudisch ("codice-, libro) 1,1; ruir Car. Conr., rodere, num. 203; dus d[u]os 6,24, cfr. l’engadin. e il sottosilv. (il fem. du-as, 10, 10, non sarà già la forma latina, ma sì una propaggine oberlandese della forma mascolina). L’ó di gloria e nobilis è trattato come se breve, [47] stante la posizione ladina, num. 56. Il riflesso ladino dell’ò di ’favonio-’ si viene alla sua volta oscurando in causa della particolare

complicazione fonetica; e otteniamo, se io non erro,



  1. L’c amore disceso a funzione preposizionale, va incontro a singolari vicende. Poiché per amore = propter, non estraneo pure alla nostra lingua letteraria, e molto usato in più dialetti italiani, offre imprima un curioso esempio di etimologia che affatto si oscura senza che e* entri alcun detrimento fonetico; e a dirittura s’arriva al per amore = per odio, in odio, come p. e. nel seguente passo di un proclama brigantesco (Calabria, 1867): f spero a Dio e alla Madonna del Carmine, che io brucio tutte le masserie degli Albanesi, per amore delle squadriglie’. Poi in favella ladina er-amor-di’ (per-amur-d-, amur-d’), finisce per rasentare foneticamente la c morte’; cioè si riduce a f murt’(cfr. n. 223), e passa all’analogia del num. 58 n.; per es.: muori l’entelgienteivladat, per amore dell’intelligibilità, Carig. 17 n., muor tei, per rispetto tuo, ds. 259.
  2. Circa la notevole propaggine anorganica raschieni ruschieni less., ragionamento, discorso, v. la n. al num. 57 tt.
  3. crap-clap fri., sasso, circa il qual vocabolo si può intanto vedere la Zeitschrìft fùr vergleich. sprachforsclu, XVI, 209.
  4. Nel saggio di Waltensburg (riform.; Bùhl.) tots, tot quei, per-tot; e cosi in quello di Villa (cattol.; Bùhl.) tots totas.
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