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280 Scritti vari

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ardigo - Scritti vari.djvu{{padleft:286|3|0]]Traduzione letterale con qualche schiarimento.

  Anche senza essere poeta
Dopo desinare si fanno dei versi;
E si può dire una paroletta
4Tanto pel dritto che per traverso.
  Figurarsi! Mi viene in mente
(Io non so mica come la sia)
Una storiella del cinquecento [1]
8Scritta tutta in poesia.
  Ma come è che la zucca
Dei Mantovani non è bucata [2]
Niente affatto? E che la gnucca
12Di quegli Inglesi [3] è così curiosa?
  Che fosse vera la storiella?
E che il caso del giudizio
Sia l’effetto della parentela
16Dei Mantovani con quei tali Tizi?
  Ho paura. Dicono, che prima
I Mantovani sono venuti dall’ Etruria,
E che dopo piombarono loro in cima [4]
20I Francesi colla loro furia.

  1. Tempo rimoto in genere.
  2. Vuota di senno.
  3. Ironicamente si dice dai Mantovani dei conterranei vicini e precisamente per indicare che non sono stranieri, e sono invece roba affatto comune e ordinaria. Chi è colui? — Domanda per esempio uno. E l’altro risponde — È un inglese di Pietole — (Luogo che dista poco da Mantova).
  4. Addosso.
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