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canto terzo. | 421 |
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25 Poi l’amor giunto a qualche vituperio
Con ordine li suoi avea schierati,
Secondo che distinguon l’adulterio
In semplice e composto i dotti frati.
Chi è saggio noterà tutto il misterio,
Senza ch’a pieno vui da me l’odiati:[1]
Li ordini solo io vi dirò, e l’amore
Qual li altri seguirà, serà il peggiore.[2]
26 Prima vedeasi il quasi adulterino
Secreto amor di vedovette belle,
Che allo adulterio si può dir vicino,
Perchè ancora al marito obligo han quelle:[* 1]
Escusabile amor, chè ’l lor destino
Lassòlle, ahimè! pur presto vedovelle;
Misto con onestà, suave amore,
Che dal bisogno vien più che dal cuore.
27 Poi seguían quelli che de’ duoi solo uno
Amanti avean[* 2] col nodo maritale,
Che è semplice adulterio; e se ciascuno
Di essi ha quel nodo, è poi composto male.
Composito adulterio appresso alcuno
Si chiama, errore a li animi mortale:
Questi[3] seguían dapoi tinti d’amore
Che più grato il piacer fa che l’onore.
28 Seguivano dappoi li innamorati
Chierichi, preti ed altri sacerdoti,
Vescovi, papi, cardinali e frati,
Con colli torti ed abiti devoti;
Che dappoi che han li articol predicati
E della Fede esposti i sensi ignoti,
Aman le suor’ con tristo desiderio,
E ciascuno ha la sua nel monasterio.
29 Segue dappoi un amor falso e reo
Che accader suol, come tra figlio e madre;
Come Fedra, per cui stracciar si feo
Ippolito sue membra alme e leggiadre;
- ↑ L’udiate.
- ↑ Ogni specie d’amore, secondo che seguirà l’altra, sarà peggiore della precedente.
- ↑ Cioè: seguivano i peccanti d’adulterio composto, altri macchiati ec.
ariosto. Op. min. — 1. | 36 |
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