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atto secondo. — sc. i. 139
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Tosto ch’io sarò giunto dove ho in animo
Ch’andiamo, vô che le botteghe s’aprano.
Non vô già cominciar qui, non vô ch’abbiano
Questo contento i signori di Sibari;
Signori senza signoría, più gonfii
Di vento che le palle. O brutte femmine,
A chi dico io, ribaldelle, disutili?[1]
Sfornite tutti li letti, e piegate le
Lenzuola con le coltre, e riponete le
Camicie e li grembiuli o bianchi o sucidi,
E così i vostri torciglioni[2] e cuffie,
Pezzette, bambagelli e l’altre tattere;[3]
Ma gli specchietti, l’ampolle e li bossoli
Mettete fra li panni, ed acconciateli
In modo, che portando non si rompano;
Se non volete forse che le natiche
Vi rompa lo staffil. Furbo, te’, comprami
Parecchi passa[4] di fune, ed ammagliami
Casse e forzieri, e matarazzi e coltrici:
Menami poi sei facchini; deh, menane
Otto, ch’a un tratto ogni cosa mi sgombrino.
Che aspetti? chè non voli? Vedete asino
Pigro! Ma tu non odi? Io vô che al dazio
Tu vada, e dica a quei lupi, che mandino
Un di lor qui, che prima che s’imballino,
Vegga le robe, acciò poi non mi facciano
Scaricar ed aprirle, e non mi diano
All’uscir della porta altra molestia.
Odi; costà m’aspetta: odi, la musica
È tutta per amor.


  1. Ed. Giol.: Desutili.
  2. Forse que’ veli, merletti e pannilini attorcigliati, che servono d’ornamento femminile. — (Pezzana.)
  3. Pezzette e bambagelli diconsi certi pezzi di tela di bambagia, ovver di lana, tinti in rosso, che vengonci di Levante, e servono ad avvivare le guancie scolorile. Tattere è voce lombarda, per bazzecole, coserelle. — (Pezzana.)
    — Si è riferita questa nota, per averne occasione di avvertire, che bambagello pare oggidì voce perduta; a pezzetta corrisponde più ordinariamente (fra gl’istrioni in ispecie) pezza di levante; e che tattera, spiegato alquanto diversamente dalla Crusca, è adoperato in questo senso medesimo dal Caro, Am. past.; e in molti paesi si applica principalmente agli arnesi di casa o masserizie usate, di mediocre talvolta, non mai di molto valore.
  4. Passa nel numero del più, da passo, per misura di corda. — (Molini.) — Di questa significazione manca esempio al Vocabolario.
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