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84 i suppositi.

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Dulipo.     Per vedere chi fa comprare qualche bel petto o lonza[1] di vitello, o qualche gran pesce, acciò che improvviso poi gli sovraggionga, e con un bel — Buon prò vi faccia, — con loro si ponga a mensa.

Erostrato.     Io cercherò tutti questi luoghi; sarà gran fatto ch’io non lo ritrovi.

Dulipo.     Fa poi ch’io ti riveggia, ch’io t’ho da fare ridere.

Erostrato.     Di che?

Dulipo.     D’un ragionamento ch’io ho avuto con Cleandro.

Erostrato.     Dimmel’ora.

Dulipo.     Non ti voglio impedire: va pur, ritrova costui. L’amorosa contenzione la quale è tra Cleandro e costui che procura in mio nome, al giuoco della bassetta o della zara mi par simile; dove tu vedi l’uno fare del resto, che in più volte ha perduto tanto che tu aspetti che in quel punto esca di gioco, la fortuna gli arride, e vince quel tratto, e dui, e quattro appresso, tanto che si rifà: tu vedi all’altro,[2] che dal canto suo quasi tutti gli denari avea ridotti,[3] scemarsi il monte tanto, che resta nel grado in che pur dianzi era il suo avversario; poi di nuovo risurge, e di nuovo cade: e così a vicenda or l’uno or l’altro guadagna e perde, fin che viene in un punto chi da un lato raccoglie il tutto, e lascia netto l’altro più che una bambola[4] di specchio. Quante volte mi ho estimato avere contra questo maledetto vecchio vinto il partito! quante volte ancor me gli sono veduto inferiore! e quinci e quindi in pochi giorni sì mi ha travagliato fortuna, che nè sperar molto nè in tutto disperare mi posso. Questa via, che l’astuzia del mio servo ha investigata, assai al presente mi pare secura: tuttavia non meno mi si agita il cuore che soglia nel petto, che qualche impremeditato disturbo non ci si interponga. Ma ecco il mio signore Damone, che esce fuora.



  1. Lonza è qui usato in un senso che la Crusca dichiara, benchè senza esempi; laonde potrebbe di questo profittarsi, siccome dell’altro che trovasi nella scena quarta dell’atto quinto: «Volea porre in un medesimo schidone a un tempo al fuoco li tordi con la lonza.» È però da notarsi che Lonza in molti paesi d’Italia significa soprattutto la parte carnosa degli animali che sta fra le costole e la spina, e ne riveste in certo modo i lombi. Al quale proposito, ci è forza ricordare la figurata significazione attribuita a questa voce medesima nel Rinaldo ardito, canto III, stanza 30.
  2. Ant. stamp.: l’altro.
  3. Raccozzati tirando.
  4. Vedi la Crusca.
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