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18 | Ascensioni umane |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ascensioni umane Fogazzaro.djvu{{padleft:40|3|0]]bile che tutti gli organismi sieno stati creati simultaneamente e potenzialmente, potentialiter, causaliter, primordialiter, in una materia prima, dalla quale si sarebbero poi svolti, ciascuno a suo tempo, nell’ordine indicato dal Genesi. Il mondo attuale con tutte le varie sue forme esiste virtualmente nel seme. «Sicut autem in ipso grano invisibiliter erant omnia simul quæ per tempora in arborem surgant, ita ipse mundus cogitandus est, cum Deus simul omnia creavit, habuisse simul omnia quæ in illo et cum illo facta sunt cum factus est dies»[1]. S. Agostino non ha fatto eccezione per il corpo umano, non vi ha ravvisato una particolare nobiltà che lo distingua dal corpo delle bestie, «Si ergo et hominem de terra et bestias de terra ipse formavit, quid habet homo excellentius in hac re nisi quod ipse ad imaginem Dei creatus est? Nec tamen hoc secundum corpus, sed secundum intellectum mentis[2].»
- ↑ Come nel seme istesso tutte invisibilmente si contenevano le parti dell’albero futuro, così è da pensare che il mondo quando Iddio creò a un punto ogni cosa, avesse in sè tutto che in lui e con lui fu fatto quando il dì. De Gen. ad litt. v, 45.
- ↑ «S’egli dunque formò di terra l’uomo e le bestie, che ha l’uomo di più eccellente a questo riguardo se non ch’egli fu creato a immagine di Dio? Nè ciò secondo il corpo, ma secondo l’intelletto della mente.» De Gen. ad litt. vi, 22.