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40 | Ascensioni umane |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ascensioni umane Fogazzaro.djvu{{padleft:62|3|0]]sibili sempre, con evoluzione o senza evoluzione, tanto il concetto ateo quanto il concetto teistico dell’universo.
Ragionando intorno all’ordinamento teleologico, al piano divino dell’universo, Asa Gray nota come coloro che credono in esso e insieme professane la dottrina della fissità della specie, non sappiano lodevolmente giustificare la presenza di quegli organi privi di funzione e quasi abortivi che si trovano in moltissime specie; e come il problema si affacci loro più grave quando, presso altre specie, riconoscono gli stessi organi, ma idonei a una funzione utile[1]. Se l’occhio fu dato squisitamente perfetto ad alcuni animali superiori, se meno perfetto ma tuttora utile lo ebbero altri animali inferiori, perchè in qualche specie infima lo troviamo noi affatto rudimentale e incapace di visione? Coloro che ammettono a priori un ordine provvidenziale possono trovare la soluzione del problema solo negando la stabilità della specie, affermando che quegli organi hanno servito in passato, o serviranno, forse in qualche nuovo modo, nell’avvenire, che rispondono insomma ad una finalità più larga e più comprensiva. Così la teoria della Evoluzione illumina, secondo Asa