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58 | Ascensioni umane |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ascensioni umane Fogazzaro.djvu{{padleft:80|3|0]]Toletus e Cornelio a Lapide, anche le altre creature ascenderanno dallo stato imperfetto in cui giacciono come prigioniere, ad una simile libertà, stabilità, immortalità, «Tota creatura sensibilis» commenta S. Tommaso «quandam novitatem gloriæ consequetur»[1]. Il commento di S. Ambrogio è pieno di triste e grandiosa poesia. Egli considera il travaglio e la pena di tutta la Natura, dagli astri che faticosamente percorrono il loro cammino, sorgono, cadono, risorgono, sino allo spirito degli animali che servono e gemono perchè l’opera loro servile è caduca, non è per il servizio di Dio e per l’eternità, ma per il servizio dell’uomo peccatore e per la corruzione. «Quantum ergo datur intelligi, satis de nostra salute sollicita sunt, scientes ad liberationem suam proficere maturius, si modo nos citius agnoscamus auctorem»[2]. S. Ambrogio ne trae quindi una esortazione ai cristiani di operare il bene anche per pietà della natura inferiore «quæ diebus ac noctibus iniurias patiens inge-
- ↑ «Tutte le creature sensibili conseguiranno certa innovazione gloriosa,» In Epistolas D. Pauli Espositio.
- ↑ «Per quanto n’è dato intendere hanno sufficentemente a cuore la salvezza nostra, sapendo che tanto più presto saranno liberati essi, quanto più presto riconosceremo noi il Liberatore.» Ambr. Comm. in Ep. ad Rom.