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S. Agostino e Darwin 59

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ascensioni umane Fogazzaro.djvu{{padleft:81|3|0]]miscit»[1]. A chi considera nella divina rivelazione comunicataci da S. Paolo quella sola parte che riguarda la evoluzione futura dei bruti, non deve poi ripugnare la ipotesi della evoluzione passata dell’uomo.

Per queste ragioni di ordine diverso giudicai non opportuno quell’indirizzo del pensiero religioso che si manifesta e si afferma nel lavoro sicuramente assai dotto e serio del prof. Grassmann. E l’argomento, oltre alla sua importanza generale mi parve averne una particolare per l’arte che crea con la parola, per l’artista cristiano che non intende operare contro la sua fede; poichè la teoria della discendenza di tutti gli esseri viventi da una origine sola, la idea di una attività vitale immensa, intesa a produrre dalla prima nebulosa, grado a grado, l’essere intelligente e libero, intesa in pari tempo e in pari modo a preparargli con le proprie deviazioni un contorno che lo regga e gli serva per salire ancora, mi parvero conferire alla rappresentazione intellettuale dell’Universo una meravigliosa ispiratrice bellezza cui non si rinuncerebbe senza violenza e dolore. E se io penso che dovunque certe leggi eterne sono, involontariamente nel



  1. «Che geme notte e dì soffrendo ingiustizie.»
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