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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Bini - Scritti editi e postumi.djvu{{padleft:362|3|0]]caldo di teneri sensi come il tuo; ma ora perfino la bellezza ha cessato d’incantare un infelice creato a gemere.

Piangerai tu dunque quand’io sarò morto, o dolce mia Donna? Oh! ripeti quelle parole, – ma non le dire, se ti dolgono, perchè non vorrei dare un affanno al tuo seno.

– 1838[1]

  1. Dalla Rosa di Maggio, 1843.
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