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Canto I.

Nel tempo adorno che l’erbette nove
  Rivestono ogni prato e l’aere chiaro
  Ride per la dolcezza che ’l ciel move,
Sol pensando mi stava che riparo
  Potessi fare ai colpi che forando5
  Mi gían, d’Amor, il cuor con duolo amaro;
Quando mi parve udir venir chiamando
  Un spirito gentil volando forte —
  Donne leggiadre, — in voce alta gridando —
Venite omai, venite alla gran corte10
  Dell’alta iddea Diana, che elette
  V’à in Partenopè per sue consorte — .
E poi ch’egli ebbe tre fiate dette
  Queste parole, sanza più volare,
  Ad una ad una chiamando ristette.15
E, se non m’ingannò il vero ascoltare
  Che far mi parve, Zizzola Barrile[1]


  1. La famiglia Barrile, di Napoli, era compresa tra le nobili del Seggio di Capuana. Notissimo de’ suoi membri è Gio-
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