< Pagina:Bruno - Cena de le ceneri.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

PROEMIO
ALLA CENA DE LE CENERI [1]


Nella Cena delle Ceneri Bruno combatte non l’ignoranza, ma l’errore, ed un errore particolare, fondamentale, in filosofia naturale, il pregiudizio che la terra è immobile e che l’universo non è infinito. «Varrebbe meglio, egli dice, non sapere che credere di sapere quello che in effetto s’ignora.»

Questo scritto, dedicato al barone di Mauvissière, sotto i cui auspicj questa «filosofia ritrovata

  1. Quest’opera si compone di cinque dialoghi, divisi tra quattro persone (tetralogo). Il principale interlocutore si chiama Teofilo; e Teofilo rappresenta Bruno, come nei Nouv. Essais sur l’entendement humain, questo nome rappresenta Leibnitz.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.