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46 la cena delle ceneri

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Bruno - Cena de le ceneri.djvu{{padleft:60|3|0]]Ma per la grazia de li dei (perchè, come dice Aristotele, non datur infinitum in actu) senza incorrer peggior male, ne ritrovammo al fine ad un pantano, il quale, ben che ancor lui fusse avaro d’un poco di margine, per darne la strada, pure ne rilevò con trattarci più cortesemente, non inceppando oltre i nostri piedi, sin tanto che, montando noi più alto per il sentiero, ne rese a la cortesia d’una lava, la quale da un canto lasciava un sì petroso spazio per porre i piedi in secco, che passo passo ne fe’ cespitar come ubbriachi, non senza pericolo di romperne qualche testa, o gamba.

Pru. Conclusio, conclusio!

Teo. In conclusione, tandem laeta arva tenemus. Ne parve essere ai campi elisii, essendo arrivati a la grande ed ordinaria strada, e quivi da la forma del sito considerando, dove ne avesse condotti quel maladetto diverticolo, ecco che ne ritrovammo poco più o meno di ventidui passi discosti da onde eravamo partiti, per ritrovar li barcaroli, e vicino a la stanza del Nolano. 0 varie dialettiche, o nodosi dubbii, o importuni sofismi, o cavillose cazioni, o scuri enigmi, o intricati laberinti, o indiavolate sfingi, risolvetevi, o fatevi risolvere!

In questo bivio, in questo dubbio passo,
Che debbo far, che debbo dir, ahi lasso?

Da qua ne richiamava il nostro alloggiamento; perchè ne avea si fattamente imbottati maestro Buazzo e maestro Pantano, ch'a pena posseamo movere le gambe. Oltre, la regola de la odomantia[1] e l'or-

  1. Vocabolo greco, che significa indovinazion del cammino.
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