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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Canti (Leopardi - Donati).djvu{{padleft:251|3|0]]Si pubblicherá in breve un volume intitolato Canti di Giacomo Leopardi. Saranno parte ristampati, parte nuovi: gli stampati si troveranno riformati molto dall’autore. Tutte le poesie pubblicate dal medesimo per lo passato, che non si leggeranno in questo volume, e cosí le altre edizioni fatte, sono rifiutate. Le prose, che nelle altre edizioni andavano colle poesie, parimenti essendo rifiutate, non si stamperanno: ma in quella vece si dará una lunga prosa nuova, di argomento compagno a quello di uno di questi Canti[1]. Alcune poche note si troveranno appiè di ciaschedun canto, a cui fossero a proposito.
La valuta d’ogni esemplare ordinario, per quelli che non saranno associati alla stampa, la quale sará nitida di caratteri e di carta, consisterá in paoli cinque di moneta toscana, cioè in franchi 2.80.
- Firenze, luglio 1839.
- L’editore.
- Firenze, luglio 1839.
Le associazioni si ricevono in Firenze al Gabinetto scientifico letterario di G. P. Viesseux; nelle altre cittá della Toscana, presso i principali librai, ecc. ecc.
Il volume contiene, oltre la dedica Agli amici suoi di Toscana (si veda sopra p. 212), ventitré canti e cioè: i-ix i primi nove dell’edizione bolognese del 1824; x, l’Elegia I dell’edizione bolognese del 1826; xi-xv gli idilli i, ii, iii (col titolo Alla luna), iv e vi dell’edizione ora citata; xvi, la canzone Alla sua donna (decima nell’ediz. 1824); xvii, l’Epistola al conte Carlo Pepoli, tratta anche dall’edizione bolognese del 1826; xviii, Il risorgimento; xix, A Silvia; xx, Le ricordanze; xxi, Canto notturno d’un pastore vagante nell’Asia; xxii, La quiete dopo la tempesta; xxiii, Il sabato del villaggio.
Le note seguono le singole poesie con numeri di richiamo; e sono in parte riprodotte dalle edizioni precedenti, in parte nuove. Vennero conservate con lievi modificazioni quasi tutte nelle edizioni successive, come si è da noi via via indicato ai luoghi rispettivi.
6. Opere | di | Giacomo Leopardi | volume I | Canti | edizione corretta, accresciuta e sola approvata dall’autore | Napoli | Presso Saverio Starita | Strada Quercia n. 14 | 1835.
Volume di pp. 179 in-16 piccolo. Contiene la Notizia intorno alle edizioni di questi Canti (identica a quella riferita a p. 156, salvo naturalmente
- ↑ Quale dovesse o potesse essere questa prosa, che poi non fu inserita nel volume, non è facile determinare. Forse era il Copernico o il Dialogo di Plotino e Porfirio, scritti presso a poco in quel tempo; o fors’anche qualcuno dei tanti scritti disegnali e non mai portati a compimento.