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20 | Chi l’ha detto? | [61-64] |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Chi l'ha detto.djvu{{padleft:52|3|0]]pardi in una canzone scritta nel 1820, mentre correvano tempi ben tristi per l’Italia, si lagnava della noja, imprecando a
61. Questo secol morto, al quale incombe
Tanta nebbia di tedio.
Ma quali le origini di questo incomodo malanno?
62. L’ennui naquit un jour de l’uniformité.[1]
Non si dimentichi però la spiritosa correzione fatta a quest’ultimo motto dalla signora di Chateaubriand, che seccata dell’eccessivo prolungarsi di una discussione filosofica fra due professori, Fontanes e Joubert, ad una sua serata, esclamò:
L’ennui naquit un jour de l’université!
§ 4.
Amicizia
63. Illud amicitiæ sanctum ac venerabile nomen.[2]
ma che cos’è l’amicizia?
La migliore definizione dell’amicizia si legge in un classico latino:
64. Idem velle atque nolle, ea demum firma amicitia est.[3]