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164 | INFERNO. — Canto VI. Verso 13 a 32 |
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Cerbero, fiera crudele e diversa,
Con tre gole caninamente latra[1]
Sovra la gente che quivi è sommersa 15
Gli occhi ha vermigli, e la barba unta ed atra,
E il ventre largo, e unghiate le mani;
Graffia gli spirti, gli scuoia, e disquatra.[2]
Urlar gli fa la pioggia come cani:
Dell’un de’ lati fanno all’altro schermo; 20
Volgonsi spesso i miseri profani.
Quando ci scorse Cerbero, il gran vermo,
Le bocche aperse, e mostrocci le sanne:
Non avea membro che tenesse fermo.
E il duca mio distese le sue spanne; 25
Prese la terra, e con piene le pugna
La gittò dentro alle bramose canne.
Qual è quel cane che abbaiando agugna,
E si racqueta poi che il pasto morde,
Che solo a divorarlo iutende e pugna; 30
Cotai si fecer quelle facce lorde
De lo demonio Cerbero che introna
- ↑ V. 14. 11 R. il BS e altri Codici hanno canina mente di che il P. Soiio fa gran confo. Se gli piace sia : ma ora e dimesso.
- ↑ V. 18. Tre Cod. estensi, i due interi dell’universilà di Bologna, e d’uno di essi (BV)
anche il Commento, BG, Cavr. hanno questo che tengo finissimo disquatra. Gli altri e gli squatra, ed isquatra, e simili Approvollo anche il Parenti.
V. 13. Pone questo Cerbero essere trasmutato in uno demonio il quale punisce li golosi[1]; e per allegorìa hae a significare in universali lo vizio della gola, sicomè detto, e le sue condizioni appaiono assai chiare nel testo. E soggiunge nel testo che graffìa li spiriti etc.; che sicome si dilettano per li cibi, così per lo graffiare s’atristano.
19. Qui tocca come l’anime si lamentano di tal pena, e dice: urlare, lo quale sonito proprio è o di cani affamati o di lupi. E soggiunge che spesso si voltano mo sovra l’uno fianco, mo sovra l’altro: e questo per allegoria si hae a significare per opposito la delettazione de’cibi mo caldi, mo freddi, cioè mo conformevoli al fegato che è dal lato destro, e talor conformevoli alla milza che è dal lato sinistro[2].
22. Segue Dante lo suo poema come appare nel testo. 31. [3] Mostra che quel demonio dopo lo agognare , cioè tran
- ↑ Lo quale è posto lì per la divina giustizia di Dio per officiale e per punitore de’golosi R .
- ↑ Questo tratto dopo fegato manca alla Vind. come al Cod Bg., ed è ancor più difettosamente al Laur. XC, 115.
- ↑ Piacemi notare che questa rubrica manca al Cod. Laurenz. XC, 115