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232 | INFERNO, — Canto XI. Verso 112 a 114 |
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Ma seguimi oramai, che il gir mi piace:
Chè i Pesci guizzan su per l’orizzonta,
E il Carro tutto sovra il Coro giace,
V. 112. Qui intende mostrare l’ora che era per la disposizione del cielo. Circa la qual disposizione del cielo è da notare, siccome pone
la scienzia d’astronomìa, che nel cielo è un circolo, lo quale è
appellato Zodiaco, ed è situato in esso siccome appar nella spera marziale, che sempre è lo spazio di sei segni sovra terra e di sei sotto terra, e sia l’abitazione in che parte si voglia del mondo, lo qual Zodiaco si muove al moto diurno, cioè dà una volta come le altre parti del cielo in XXIIII ore ed è partito in XII parti overo segni, li quali sono appellati per li astrologhi Aries, Thaurus, Gemini, Cancer, Leo, Virgo, Libra, Scorpio, Sagittarius, Capricornus, Aquarius, Pisces. Or è partito ciascuno di questi segni in trenta parti, e sono appellate le dette parti Gradi. E ’l sole è cagione di fare lo die e la notte, a per consequens l’ore vanno per li detti segni ed avanzane ogni die circa uno grado. Or è così che quando Dante cominciò questa Comedia lo sole era in Ariete ed era in oriente, sicome elli dice nel primo capitolo[1].
113. È quel circolo imaginato che parte lo cielo in due parti. L’una parte è tutto quello che si vede, l’altra parte è tutta quella che n’è occulta. Siche a dire: sovra 1’ orizon, è a diie: sovra terra.
114. Poscia ch’ha disegnata l’ora ch’era per la constellazione gh’ era nell’oriente, qui vuol mostrare la predetta ora per la constellazione ch’era nell’occidente, e dice e ’l Carro tutto. Circa la qual costellazione è da sapere che in ciascuno de’predetti segni del Zodiaco, è altre costellazioni che quelle per che elle non ricevono nome. Vero è ch’elle non tolleno lo nome se non da quelle imagini che nel suo mezzo sono. Tiene la sua iurisdizione dall’un polo all’altro come appare quie; sichè nel segno del Leone verso questo polo che a noi appare è una costellazione che è appellata lo Carro, che sono sette stelle più grosse dell’altre, e le due stelle che sono di drieto sono appellate le ruote, sono appunto nel segno del Leone. Or dice l’autore che questo carro era tutto sopra lo coro. Coro è nome d’un vento, lo quale è tra ponente e maestro, ed è appellato Corina per alcuni marinari. Sichè mostra già che Leone era sotto terra, e cotanto più quanto elli avea passato lo ponente ed era ito verso lo maestro, sicome appare nella spera che li segni vanno sopra terra dal levante, overo oriente, in austro e poi in ponente; sotto terra tegnono la opposita forma e norma, cioè da ponente vanno in settentrione overo tramontana, o poi resurgeno in levante. Or se ’l Leone era sotto terra, seguisce che Virgo fosse in tramontana, e cosi convelli a per la ragion sopradetta, ch’è sempre spazio di sei segni sovra terra, che pisces fusse in oriente.
- ↑ Qui seguiva ciò che per giusto fu portato al Canto I. vers. 57 e 38.