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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Compendio storico della Valle Mesolcina.djvu{{padleft:32|3|0]]tosto che di restar soggetti a quei conquistatori, si ritirarono, portando seco quanto avevano di più prezioso, nelle vallate delle Alpi, ove si stabilirono[1].

Parte di quei fuggitori del seguito di Reto avendo trovato un convenevol asilo nella Val Mesolcina, vi si fermò mettendosi sotto la direzione di Lostullux[2] loro beneviso compatriotta, il quale stimò necessario di far subito erigere un piccol tempio in Lostallo nelle vicinanze del bosco sacro, supposto dove presentemente esiste l’oratorio di s. Carlo, per ivi riunire tutti i toscani ricoverati nella Valle, e fraternizzarli con li suoi abitanti Taurisci, montanari. Ciò seguito essi si chiamarono d’allora in poi Mesiates, nome preso dal fiume Musea, Moesa, che diede pure il nome alla Valle[3].

Stabiliti così questi nuovi coloni, Lostullux si dedicò totalmente alla civilizzazione degli abitanti Mesiates, per cui si congettura con fondamento che egli sia stato il primo che abbia introdotto nella Valle regolamenti adattati alla gente incolta e grossolana di que’ tempi, ma accostumata a vivere liberamente. Come i Toscani avevano abbandonata la loro patria per amore

  1. Plinio, Historia, lib. III.
  2. Il quale diede poi il nome di Lostallo al luogo Museal.
  3. Cluverio, Italia Antica, lib. 1 C. 4.
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