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capitolo ii. | 3 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Corano.djvu{{padleft:16|3|0]]loro la vista e l'udito, poichè è onnipotente. O Uomini [1]! adorate il vostro Signore, quello che ha creato voi, e coloro che vi hanno preceduto. Temetemi.
20. É Dio che vi ha dato la terra per letto, ed ha inalzato i cieli come un edifizio sulle vostre teste; è desso che fa versare l'acqua dal cielo, che per essa fa germogliare i frutti destinati a nutrirvi. Non date dunque alcun socio a Dio. Voi lo sapete.
21. Se avete qualche dubbio sul libro che abbiamo mandato al nostro servitore, producete un capitolo almeno simile a quelli che esso rinchiude, e chiamate se siete sinceri, i testimonj che voi invocate a fianco di Dio [2].
22. Ma se voi non lo fate, e per certo non lo farete, temete il fuoco preparato per gl'infedeli, il fuoco di cui gli uomini e le pietre saranno l’alimento [3].
23. Tutti coloro che credono, e che praticano le buone opere, avranno per abitazione giardini bagnati da acque correnti; tutte le volte che riceveranno i frutti di questi giardini grideranno: Ecco i frutti di cui ci nutrivamo altravolta [4]; ma non ne avranno che l'apparenza [5]. Troveranno colà donne esenti da qualunque macchia, e vi resteranno eternamente.
24. Dio non si vergogna di offrire in parabola un moscone, o altro oggetto più degno [6]. I credenti sanno che è la verita che loro viene dal Signore, ma gl'infedeli dicono: Cosa ha voluto dirci Dio nel farci questa parabola? Con simili parabole egli divia gli uni, e dirige gli altri. No, non vi saranno che i cattivi che saranno deviati,
25. I cattivi. che rompono il patto conchiuso dapprima col Signore, che separano ciò che Dio aveva ordinato di conservare unito, che commettono disordini sulla terra: costoro sono infelici.
26. Come potete essere ingrati verso Dio, voi che eravate morti, e vi ha resa la vita; verso Dio che vi farà morire, che poi vi farà rivivere di nuovo, e vicino a cui voi tornerete un giorno?
27. E' desso che ha creato per voi tutto ciò che esiste sulla terra; dopo terminata quest'opera, se ne andò verso il cielo, e ne formò sette cieli, egli che sa fare tutto [7].
28. Quando Dio disse agli angeli: Io stabilirò un Vicario sulla terra, gli angeli risposero: Vuoi tu mettere sulla terra un essere che vi propagherà il male, e spanderà il sangue, mentre che noi celebriamo le tue lodi, e che ti
- ↑ Allorquando un predicatore nella Moschea, o un oratore arabo, parla al popolo si serve delle parole O uomini! cioè, o voi che mi ascoltate! Maometto parlava sempre cosi; i commentatori poi fanno osservare che questa espressione si applica più particolarmente ai Mecchesi, mentre si serve per i Medinesi dell'espressione O Credenti!
- ↑ In questo passo il Corano vuol dire che nel culto idolatro vi erano fra il Dio unico o gli uomini, degli esseri e divinità intermedie. Maometto non accusa gli Arabi di adorare le divinità esclusivamente e assolutamente, ma di mescolare al culto di Dio quello di altre divinità. Ciò risulta da molti passi del Corano, in cui gl'idolatri sono reputati riconoscere l'azione del Dio Supremo.
- ↑ Le pietre, cioè le statue di pietra delle false divinità.
- ↑ Cioè nell'altro mondo, o sulla terra.
- ↑ Questi frutti saranno più gustosi di quei della terra, sebbene in apparenza simili a questi ultimi.
- ↑ Gli arabi rimproveravano Maometto di mescolare agl'insegnamenti gravi e serj parabole tratte da cose vili, come gl'insetti, l'ape, il ragno, la formica, etc. Egli risponde qui al loro rimprovero.
- ↑ Il cielo dapprima non ora che un solo; Dio lo divise in sette cieli soprapposti uno su l’altro come le pelli o le foglie delle cipolle.