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capitolo xlv. 257

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Corano.djvu{{padleft:270|3|0]]ciò per dispetto gli uni contro gli altri. Il giorno della resurrezione il tuo Signore deciderà fra essi sui punti delle loro quistioni.

  1. Quindi t’abbiamo stabilito (apostolo) con una legge divina. Seguila, e non seguire i desiderj di quei che non sanno nulla [1].
  2. Poichè essi non potrebbero servirti a nulla contro Dio. I malvagi si proteggono gli uni con gli altri; ma Dio protegge coloro che lo temono.
  3. Questo (Corano) è come la luce per gli uomini; egli è la direzione, ed una (prova) della misericordia di Dio per quei che credono fermamente.
  4. Coloro che fanno il male pensano forse che noi li tratteremo come quei che credono, che fanno il bene, di modo che la vita e la morte di ciascuno siano le stesse? Quanto giudicano male!
  5. Dio ha creato i cieli e la terra nella verità. Egli ricompenserà ogni uomo secondo le sue opere, e niuno sarà leso.
  6. Che ne pensi tu? Colui che ha fatto un Dio delle sue passioni, colui che Dio fa errare appositamente, sull’udito e sul cuore del quale ha apposto il suggello, e la cui vista ha coperta con una benda, chi potrebbe dirigere un tal uomo dopo che Dio l’ha smarrito? Non vi rifletterete?
  7. Dicono: Non v’è altra vita che questa. Noi moriamo e viviamo, il tempo solo ci annienta. Essi non ne sanno nulla: non formano che supposizioni.
  8. Quando si raccontano loro i nostri miracoli evidenti (i nostri versetti chiari) che dicono? Dicono: Fate ritornare in vita i nostri padri, se dite la verità.
  9. Di’ loro: Dio vi farà rivivere, e poi vi farà morire; quindi vi riunirà il giorno della resurrezione. Non v’è alcun dubbio su ciò; ma la maggior parte degli uomini non lo sa.
  10. A Dio appartengono i cieli e la terra; il giorno in cui verrà l’ora (ultima), gli uomini che negano la verità saranno perduti.
  11. Tu vedrai ogni nazione inginocchiata. Ogni popolo sarà chiamato dinanzi al suo libro [2]. Sarete ricompensati in quel giorno secondo le vostre opere.
  12. È il nostro libro; egli parlerà di voi con tutta verità, giacchè noi registriamo in esso tutto ciò che voi fate.
  13. Dio comprenderà nella sua misericordia quei che hanno creduto e praticato il bene. È una fortuna incontestabile!
  14. Agl’increduli si dirà: Non vi sono stati forse raccontati i nostri miracoli? Ma voi vi siete insuperbiti, ed eravate un popolo colpevole.
  15. Quando vi si diceva: Le promesse di Dio sono la verità stessa, e l’arrivo dell’ora non ammette dubbio, voi dicevate: Non sappiamo che cosa sia l’ora: non ne abbiamo che un’opinione vaga, e non ne abbiamo alcuna certezza.
  16. Allora le loro cattive azioni si presenteranno ai loro occhi, ed (il gastigo) di cui si ridevano gl’invilupperà da ogni lato.
  17. Si dirà loro in quel giorno: Ci scorderemo di voi, siccome voi avete scordato il giorno della comparizione dinanzi il vostro Signore; il fuoco sarà la vostra casa, e non troverete alcun ajuto.
  18. Vi è toccata questa sorte perchè avevate preso in derisione i segni di Dio, e perchè la vita di questo mondo vi aveva incantati. Non si faranno più ritornare sulla terra in quel giorno per meritare (con opere buone) la sodisfazione di Dio.
  19. La gloria appartiene tutta a Dio, a Dio, padrone de’cieli, e della terra, Signore dell’universo.

  1. Cioè, degli Arabi, che non hanno per sè alcun libro divino, che non hanno ricevuta alcuna rivelazione.
  2. Dinanzi al Libro, in cui sono registrate le opere di ciascheduno.
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