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capitolo ii 21

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234. Se quelli che muojono lasciano delle mogli, esse devono attendere quattro mesi, e dieci giorni. Dopo spirato tal tempo, voi non sarete responsabili del modo con cui esse disporranno convenientemente di loro medesime. Iddio è istrutto di tutto ciò che voi fate.

235. Non vi sarà alcun male che facciate apertamente delle proposizioni di matrimonio a queste donne[1], o che ne rinchiudiate il segreto nel cuore. Dio sa bene che voi ci pensereste; ma non fate promesse in segreto, e non tenete loro un linguaggio disonesto.

236. Non decidete il matrimonio prima che il tempo prescritto sia compito, e sappiate che Dio conosce ciò che avete nel cuore. Egli è indulgente e misericordioso.

237. Non è peccato il ripudiare una donna con cui non avrete coabitato, o alla quale non avrete assegnata una dote. Datele il necessario (il ricco ed il povero, secondo le rispettive forze) in modo decente, e come conviene a coloro che praticano il bene.

238. Se voi ripudiate una donna prima di coabitarvi, ma dopo averle assegnata la dote, essa ne riterrà la metà, a meno che non la ricusi, ovvero che colui che di sua mano ha legalo il nodo del matrimonio non la ricusi intieramente. Il rinunziarla si avvicina più alla pietà. Non dimenticate la generosità nei vostri rapporti. Dio vede ciò che voi fate.

239. Fate le preghiere, e quella del mezzo[2], ed alzatevi (dalla preghiera) penetrati di devozione.

240. Se temete qualche pericolo, potete pregare in piedi, o a cavallo. Quando siete in sicuro, pensate di nuovo a Dio, perché vi ha insegnato ciò che non sapevate.

241. Coloro che morranno lasciando le loro mogli, assegneranno ad esse un legato per servire al-toro mantenimento per un anno, e senza che sieno obbligate a lasciare la casa. Se esse ne sortono da loro stesse, non sarà nessun peccato per voi per il modo con cui disporranno convenientemente di loro stesse. Dio è potente e savio.

242. Un mantenimento conveniente è dovuto alle donne ripudiate; è un dovere per coloro che temono Dio.

243. Cosi Iddio vi spiega i suoi segni, affinché riflettiate.

244. Hai tu rimarcato quelle migliaia di persone che sortirono dal loro paese per timore della morte? Dio disse loro: Morrete, poi rese loro la vita, perché Dio è pieno di bontà per gli uomini; ma la maggior parte neppur lo ringrazia de’suoi benefizi[3].

245. Combattete nel sentiere di Dio, e sappiate che Dio sente e sa tutto.

246. Chi vuol fare un bellissimo imprestito a Dio? Dio lo moltiplicherà all’infinito, perché egli limita od accresce i suoi favori (a suo piacere), e voi ritornerete tutti a lui.

247. Ricordati la radunanza dei figli d’Israele dopo la morte di Mosè, {{Pt|quan-|}

  1. Nei quattro mesi e dieci giorni.
  2. Non si sa quale fosse la preghiera di mezzo, ma sarà quella del mezzo giorno, che si trova appunto nel mezzo delle cinque da farsi nel giorno per precetto.
  3. Secondo i commentatori si tratta di più migliaja di ebrei che per timore della peste, o di andare in guerra, avevano abbandonalo il paese. Dio li fece morire per punirli, li risuscitò per le preghiere di Ezechiele. Nonostante conservarono il colore livido, e gli abiti negri come la pece, segni che si perpetuarono nella loro posterità. (Ezechiele Cap. 37)
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