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capitolo iii. 27

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Corano.djvu{{padleft:40|3|0]]infedeli di vedere coi propri occhi il doppio de’ nemici ([1]), ma Dio soccorreva chi voleva. In verità vi era in questo un avvertimento per le persone che vedevano chiaro.

12. L’amore dei piaceri, come le mogli, i figli, i tesori sotterrati di oro e di argento, i cavalli superbi, i bestiami, e le campagne, tutto ciò pare bello agli uomini. ma non sono che godimenti temporarj di questo mondo; il ritiro delizioso è vicino a Dio.

13. Di’: Posso annunziare qualche cosa di meglio a quelli che temono? Presso il loro Signore troveranno giardini bagnati da fiumi, e vi resteranno eternamente, donne esenti da qualunque macchia, e la sodisfaziono di Dio. Dio osserva i suoi servitori.

14. Questa sarà la sorte di quelli che dicono: Signore, noi abbiamo creduto, perdonaci i nostri peccati, e preservaci dalla pena del fuoco.

15. Di quelli che sono stati pazienti, veridici, sottomessi, caritatevoli, e che hanno implorato il perdono di Dio ad ogni spuntare d'aurora.

16. Dio ci ha dichiarato così: non vi è altro Dio che lui; gli angeli, e gli uomini dotati di scienza, e di rettitudine ripetono: Non vi è altro Dio che lui, il potente, il savio.

17. La religione di Dio è l’Islam ([2]). Coloro che seguono le Scritture non si sono divisi fra loro, che dopo ricevuta la scienza ([3]), e per gelosia. Chi ricuserà di credere ai segni di Dio, proverà quanto egli è sollecito a domandare conto delle azioni umane.

18. Di’ a quelli che disputeranno con te: Io mi sono abbandonato intieramente a Dio; seguitemi.

19. Di’ a quelli che hanno avuto le Scritture, ed agl’ignoranti ([4]): Vi darete a Dio? ([5]) Se lo faranno saranno sulla strada dritta; se tergiverseranno, tu non devi che predicare. Dio vede i suoi servitori.

20. Avvisa coloro che non credono ai segni di Dio, che assassinano i loro profeti, e tutti quelli che predicano la giustizia; annunzia loro un gastigo doloroso.

21. Essi hanno distrutto il merito dello loro opere in questo mondo, e nell’altro. Non avranno chi li difenda.

22. Non hai veduto quelli che hanno avuto una parte della Scrittura (gli ebrei) ricorrere al libro di Dio, perchè decida i loro dubbj, e poi una parte di essi tergiversare, ed allontanarsi?

23. Essi si sono detti: Il fuoco non ci attaccherà che per pochi giorni. Le loro bugie li rendono ciechi ([6]).

24. Che sarà quando noi vi riuniremo tutti in quel giorno, su cui non cade


  1. Si tratta del combattimento di Redr, primo incontro che ebbe Maometto cogl’idolatri l’anno 2 dell’egira, cioè dopo la sua fuga dalla Mecca. Le forze di Maometto consistevano in 390 uomini, e quelle degl’idolatri ammontavano a 1,000 circa, e pure la battaglia fu tutta a vantaggio del profeta. Il miracolo, di cui si parla, consisteva in un pugno di polvere che Maometto gettò negli occhi dei nemici che furono dispersi; quindi i musulmani parvero agl’idolatri al doppio numerosi di loro, infine Dio mandò, prima mille, e poi tre mila angeli condotti dall’angelo Gabriele, montato sul suo cavallo Hiazum.
  2. Islam, ossia islamismo, significa rassegnazione alla volontà di Dio.
  3. Cioè, che la scienza, o la rivelazione, ha fatto nascere delle quistioni fra loro.
  4. Per ignoranti Maometto intende gli arabi idolatri.
  5. Questa espressione è identifica con quella di farsi musulmano.
  6. Ved. cap. 2. versetto 74.

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