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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|D'Annunzio - Notturno.djvu{{padleft:431|3|0]]primo annottarsi, in onore e in letizia degli adolescenti agitatori di fiaccole.
Le remote imaginazioni e meditazioni su le tragedie perdute di Eschilo mi tornano in vicende e in catastrofi raffigurate con una grandezza che mi strappa grida di meraviglia e di rapimento.
Ecco Glauco marino.
Ecco la trilogìa niobea.
Ecco la trilogìa tebana.
Ecco il Pastore di anime.
Ecco il fato d’Issione, il fato di Sìsifo.
Eschilo era ignoto a Dante. Se il magnificatore di Capaneo avesse conosciuto il tragedo delle feroci Erine, dove lo avrebbe egli collocato, nel suo Inferno?
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