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10 | grazia deledda |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - Giaffà, Sandron, 1931.djvu{{padleft:16|3|0]] Giaffà, lieto di aver trovato finalmente chi comprava senza ciarlare.
— Sí — continuò a fare l’impassibile e vecchia testa bianca.
— Ah, volete dire che me la pagherete bene.
— Sí.
— Avete molti denari, voi?
— Sí.
— Mi pagherete oggi, o domani?
— Sí.
— Ah, volete dire che pagherete domani? Allora lascio qui la tela, e tornerò domani alle dieci. Venite col denaro - sapete, voglio trenta monete d’oro con l’immagine di Confucio[1].
— Sí, sí.
— Bene, siamo intesi: tornerò domani. Che brava donna siete voi, mia cara! — conchiuse Giaffà, deponendo la tela ai piedi della statua che continuava a far sempre si si. — Mi darete il denaro e compreremo il the.
— Sí, sí, sí. —
Giaffà tornò allegro a casa e raccontò ogni co-
- ↑ Un santo filosofo cinese.