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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - I giuochi della vita.djvu{{padleft:291|3|0]] dere. Ma era tardi; Eva aveva già scontato la condanna, e Speranza giudicò inutile parlare.
Ella aveva allora sedici anni e faceva l'amore con un bel moliner[1] biondo, roseo, incipriato di farina, col quale aveva voluto scambiare anche lei la promessa dell'apparizione degli spiriti. Avrebbe voluto anche scambiare la minaccia della vendetta postuma, in caso di tradimento; ma ricordava il fatto di Eva e di Francesco e aveva paura. Le pareva che la condanna di Eva fosse stata la vendetta di Francesco: e con ciò scacciava anche i suoi tardivi scrupoli di coscienza.
- ↑ Mugnaio.
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