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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Diario di Nicola Roncalli.djvu{{padleft:160|3|0]]nemico; tutti essendo disposti a sacrificarsi per la patria.

» Nello stesso giorno di oggi ha avuto luogo sui bastioni di S. Pancrazio altro combattimento, i di cui particolari saranno pubblicati non appena perverranno i corrispondenti rapporti uffiziali dei differenti capi dei corpi che vi hanno preso parte.

» Roma, 22 giugno 1849.

Il Generale in Capo

Roselli».



23. — Le bombe nella città hanno proseguito durante tutta la notte. In un solo quarto d’ora ne furono lanciate 17. In tutto si calcola nella nottata sopra 150, delle quali molte da 80.

La maggior parte caddero nella linea del Campidoglio. Varii danni si verificarono presso il Gesù, Argentina, Pedacchia.

Vi furono varie vittime, tra cui due donne, una di 15 anni.

Cinque civici dell’8° battaglione, che pattugliavano a S. Andrea della Valle, furono feriti da una bomba.

Ieri furono portate al Ministero 130 palle nemiche raccolte per Roma.

Nel tentativo che fu fatto dai nostri per riprendere la posizione tolta dal nemico, vi furono circa 180 morti. I nostri furono respinti alla baionetta quattro volte [1].

  1. Nè lo Spada, nè il Torre parlano di asssalti alla baionetta. Il Torre narra che «i Romani, benchè vessati dai fuochi della batteria dei mortali e dell’altro X del ridotto Corsini, tempe-
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