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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Diario di Nicola Roncalli.djvu{{padleft:169|3|0]]Sull’albeggiare, il cannone francese si fece sentire straordinariamente contro la fabrica Savorelli al Gianicolo[1]. Con orologio alla mano, si contarono in 10 minuti 78 colpi di cannone.

Ieri, nelle ore pom., rientrò Garibaldi in Roma colla sua Legione. Tal cosa inaspettata, e d’altronde imprudente, diede luogo a sospetti che egli tentasse di evadere con i suoi uomini. Lo scopo però fu di cambiar vestiario alle truppe[2].

Ieri mori, colpito da una palla, il tenente d’artiglieria Covizzi.

Questa mattina un bello spirito raccolse una palla da 36 che gli era caduta in camera. La pesò e trovò che invece portava lib. 35 ed oncie 2. Egli disse di voler reclamare da Oudinot le oncie otto che mancavano.

Questa mattina caddero varie palle verso i Santi Apostoli, Quirinale, Gesù.

Una palla, mentre si diceva la novena di San Pietro ai SS. Apostoli, cadde al vicino palazzo Colonna, ed il rombo fu così forte che sembrò in chiesa.

La città si mantiene tranquilla. Ciascuno attende alle faccende sue.

Il Corso è animatissimo, le botteghe tutte aperte.

  1. Cioè contro il casino Savorelli. Si aperse anche il tetto della chiesa di S. Pietro in Montorio, che precipitò dentro la chiesa stessa. Poco dopo ne precipitò eziandio il campanile. Dei difensori vi furono 57 tra morti e feriti.
  2. Questa fa la vera ragione: la divisa turchina fu mutata nella nuova rossa.
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