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172 diario roncalli

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Diario di Nicola Roncalli.djvu{{padleft:190|3|0]] I Francesi si occupano a distruggere le barricate.

Sulla piazza del Popolo, all’imboccatura del Corso, situarono due pezzi d’artiglieria.

Uno squadrone di cavalleria, verso le 7 pomeridiane, passeggiò per il Corso coi fucili montati.

Pochi momenti prima, a S. Andrea della Valle, da una banda di volontari dell’ex-esercito repubblicano, furono assaliti due Francesi, uno fu morto con sette stilettate, l’altro fu condotto via morente con bastonate e colpi di stile.

Fu intanto eseguita una carcerazione di otto, o dieci individui.

Alle 7 1|4 fu pubblicato un proclama agli abitanti di Roma del generale Oudinot. Esso, in sostanza, contiene la dichiarazione di voler ristabilire l’ordine.

Tutti i poteri sono concentrati nell’autorità militare;

Soppressione dell’Assemblea;

Proibizione dei circoli e delle associazioni politiche;

Proibizione di detenzione di armi;

Soppressione della stampa[1].

Nomina del generale Rostolan a governatore di Roma, e del generale Sauvan a comandante della Piazza[2].

La lettura del medesimo portò l’effetto delle fischiate. Alcuni ne furono lacerati.

  1. Ecco le parole del proclama:
          «Ogni pubblicazione col mezzo della stampa, ogni affisso non permesso dall’Autorità militare, sono provvisoriamente vietati».
  2. Il Roncalli ha dimenticato di riferire il seguente paragrafo:
          «I delitti contro le persone e le proprietà saranno giustiziabili dai tribunali militari».
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