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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Diario di Nicola Roncalli.djvu{{padleft:207|3|0]]Ai 14 però la Commissione[1] venne annullata, e la lapide rimase in terra.

Il Senatore Sturbinetti scelto dal voto universale, fu consigliato a partire, lo che puntualmente fece nel 19 corrente.


25. — La Commissione Municipale, nel dì 16 corrente, diresse al S. Padre un indirizzo sollecitando il suo ritorno. S. Santità, il 20, rispose analogamente ed annuendo[2].

Mandò, contemporaneamente, 300 doppie d’oro per procurare lavoro alla classe indigente[3].


28. — Mamiani ed il dottor Pantaleoni, ultimamente, fecero inserire alcuni articoli nello Statuto Toscano contro il dominio temporale de’ Papi.

Ambedue furono consigliati a viaggiare. Infatti, il conte Mamiani è partito da Roma.

La Polizia lavora indefessamente sul processo dell’assassinio del conte Rossi e del Padre Sgherla, parroco di S. Maria a Monte Mario.

Nel dì 25 tornò a Roma il cardinale Patrizi, Vicario Generale di S. Santità. Egli si recò a far

  1. Il Roncalli voleva dire il Consiglio Municipale republicano che tenne la sua ultima seduta il giorno 13 di luglio e al quale succedette, il 14, la Commissione provvisoria municipale nominata dal generale Oudinot. I nomi di coloro che questa composero si leggono nel Giornale di Roma del 14 stesso.
  2. L’indirizzo e la risposta furono publicati nel Giornale di Roma del 25 di luglio.
  3. Questo dono è annunziato nella lettera stessa, diretta «Al principe D. Pietro Odescalchi, presidente della Commissione Municipale».
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