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1850 | 211 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Diario di Nicola Roncalli.djvu{{padleft:229|3|0]]Il corso di oggi, dunque, 1° di carnevale, fu senza venditori di fiori, senza arazzi ( tranne la loggia del caffè Nuovo), senza carrozze e con pochissima gente.
Si osservarono una ventina di maschere ordinarie, che furono prese a fischiate.
La corsa è stata di nove cavalli.
Le truppe pontificie guarnivano, secondo il solito, il Corso.
Le francesi erano al Popolo ed in altre piazze.
11. — I festini ebbero luogo secondo il solito. In quello di venerdì, a notte lunga[1], intervennero circa 50 persone, tra le quali varie donne del volgo. Fu terminato il festino col fare a salto la quaglia.
In quello della domenica notte furonvi circa 30 persone. Dopo un’ora si chiuse.
In Trastevere vi è un tal Gennaraccio, popolano, devoto al Governo pontificio, che seconda le operazioni della Polizia. I faziosi scrissero nelle muraglie con carbone:
«È più facil che voli un somaro, |
Al colonnato di S. Pietro si trovò scritto:
«Preti vendicativi! |
- ↑ Questo festino cominciava dopo la mezzanotte e finiva all’alba.